Arturo Stàlteri
Artisti: Arturo Stàlteri, pianista, compositore, conduttore radiofonico, musicologo
Con una discografia vastissima e variegata, Arturo Stàlteri è uno degli artisti più interessanti e completi del panorama musicale italiano. Voce storica di radio Rai3, è conduttore fra le altre della trasmissione “Il concerto del mattino”.
Compositore tolkieniano dei “tempi non sospetti” antecedenti al successo cinematografico, è capace di muoversi con lieta sicurezza fra stili e generi musicali diversi, dal progressive rock al barocco, dal minimalismo all’elettronica.
Dal Libro Degli Elfi
«Nel gennaio del 1974 lessi per la prima volta “Il Signore degli Anelli” di Tolkien.
Ne rimasi conquistato. Il desiderio di mettere in musica quei personaggi e quegli avvenimenti nacque immediatamente, complice anche l’acquisto della Music Inspired To “The Lord of The Rings” di Bo Hansson: l’artista svedese aveva infatti pubblicato nel 1970 un disco dedicato alla saga tolkieniana (lo ritengo tuttora un’opera straordinaria). Così mi misi al lavoro, con l’ausilio di un registratore AKAI che permetteva in maniera molto rudimentale di sovraincidere gli strumenti (lo stesso con il quale Gaio, Vincenzo ed io preparammo i demo per PIERROT LUNAIRE).
Alcuni dei brani che trovate sul CD sono nati prima della realizzazione del nostro LP d’esordio, mentre altri (“From Hobbiton to the Land of Shadow”, “Leaving Shire”, “The Black Riders”, “The Old Forest-Tom Bombadil-Goldberry”, “Mr. Underhill’s dance”, “Lothlorien” e “The Grey Havens”) sono stati composti poco dopo la sua pubblicazione: la qualità sonora di questi ultimi è migliore, poiché nel frattempo avevo acquistato un vero multitraccia, un quattro piste TEAC.
Sono piccoli studi, idee musicali spesso improvvisate, melodie accennate…
Non avrei mai immaginato che un giorno li avrei pubblicati. Risentono dell’influenza di Hansson, come di quella di Mike Oldfield e di Keith Emerson (in “Tom Bombadil” inserii addirittura una citazione dalla Sinfonia “Dal Nuovo Mondo” di Dvorak, seguendo il sano esempio del funambolico tastierista inglese!).
Ringrazio Pino Zingarelli, che ha fatto un piccolo miracolo, ridando colore ad ogni singola composizione e “prosciugando” letteralmente un mare di fruscio.
Ringrazio Vannuccio Zanella e Nino Destra, che hanno voluto riportare alla luce questo documento così lontano nel tempo.
Ma soprattutto ringrazio John Ronald Reuel Tolkien che, con la sua Trilogia, mi ha proiettato in una meravigliosa avventura, che vivo da più di trent’anni.»