Vai al contenuto

Nota 161 - Tolkien e Morris

di Emilio Patavini

Nella prima lettera dell’epistolario tolkieniano (Lettera 1) alla futura moglie Edith Bratt, Tolkien menziona l’influenza di William Morris sulla storia che stava scrivendo in quel momento (ottobre 1914), The Story of Kullervo: Fra le altre cose che faccio sto provando a trasformare una delle storie, una gran bella storia e molto tragica, in un racconto breve nello stile dei romanzi di Morris con brani di poesia in mezzo[1]. In un’altra lettera, datata 31 dicembre 1960, scrisse che [l]e Paludi Morte e l’avvicinamento al Morannon devono qualcosa alla Francia settentrionale dopo la battaglia della Somme. Devono molto di più a William Morris e ai suoi Unni e Romani, come in The House of the Wolfings o The Roots of the Mountains[2]. In The Inklings, il suo biografo Humphrey Carpenter nota come già a Birmingham Tolkien restò incantato da Morris[3]. Anni dopo, durante il suo terzo anno a Oxford, e precisamente nella primavera del 1914, impiegò il denaro vinto grazie allo Skeat Prize (£5) per acquistare una grammatica gallese (A Welsh Grammar di Morris-Jones), essenziale per i futuri sviluppi delle lingue elfiche, e tre opere di William Morris: il poema epico Life and Death of Jason, la sua traduzione della Völsunga saga islandese e il già citato The House of the Wolfings[4]. Grazie a Tolkien’s Library: An Annotated Checklist di Oronzo Cilli (Luna Press, Edinburgh 2019) sappiamo che Tolkien era in possesso di altre opere di Morris: The Defence of Guenevere, The Earthly Paradise, News from Nowhere, The Roots of the Mountains, Some Hints on Pattern Designing, The Story of the Glittering Plain, The Story of Grettir the Strong (il primo volume della Saga Library), The Story of Sigurd the Volsung, The Sundering Flood, The Tale of Beowulf, Three Northern Love Stories, The Water of the Wondrous Isles, i due volumi di The Well at the World’s End, The Wood Beyond the World, i due volumi della biografia di J.W. Mackail Life of William Morris e William Morris: His Work and Influence di A. Clutton-Brock.

Bibliografia
      • Douglas A. Anderson (ed.), Tales Before Tolkien: The Roots of Modern Fantasy, Ballantine Books, New York 2003;
      • M. Burns, Perilous Realms: Celtic and Norse in Tolkien’s Middle-earth, University of Toronto Press, Toronto 2005;
      • C. Scull – W.G. Hammond, The J.R.R.Tolkien Companion and Guide: Reader’s Guide, HarperCollins, London 2006, pp. 598-604;
      • A. Amison, “An Unexpected Guest”, in Mythlore: A Journal of J.R.R. Tolkien, C.S. Lewis, Charles Williams, and Mythopoeic Literature, Vol. 25, No. 1, Article 9 (2006);
      • Michael W. Perry, “William Morris” in M.C. Drout (ed.), J.R.R. Tolkien Encyclopedia: Scholarship and Critical Assessment, Routledge, London 2007, pp. 437-439;
      • K.L. Massey, The Roots of Middle-Earth: William Morris’s Influence upon J.R.R. Tolkien, University of Tennessee, 2007 (tesi di dottorato);
      • B.S. Benedikz, “Some Family Connections with J.R.R. Tolkien”, in Amon Hen: Bulletin of the Tolkien Society, 209 (January 2008).

[1] J.R.R. Tolkien, Lettera n° 1.

[2] J.R.R. Tolkien, Lettera n° 226.

[3] H. Carpenter, The Inklings, Allen & Unwin, London 1978, p. 29.

[4] Cfr. J. Garth, Tolkien and the Great War: The Threshold of Middle-earth, HarperCollins, London 2004, p. 35.